PUBBLICAZIONE de IL QUADRATO - Dall'EXPO di Milano alla Biennale di Venezia 2015
Preferisce la figura, dipinta a colori o disegnata in bianco e nero, con il volto che è già sufficiente ad esprimere una situazione. Pensa al suo lavoro come esercizio etico, come pratica di vita tra il visibile e il nascosto dentro. Elena Fantini cerca l'essenza nella forma, per questo il disegno, matita, carboncino, pastello fanno parte della sua tecnica ritrattistica con apporto dei tratti salienti visibili sul volto e quelli surreali sul corpo, sugli arti per dischiudere varchi verso l'effimero, verso il dolore, infine ed ancora come posizione di uno status sociale, di una conquista inutile. Un segno tagliente con il colore che accoglie ambiguità e incertezze, di ombre, di neri contrastanti con l'opacità dei rossi, ed ecco gialli e forti blu, questa volta nei colori ad olio, che impongono una certa e reale conclusione sulla visibilità e sul carattere del personaggio. Si tratta della nostra società, quella borghese, sospettosa e sfinita, dagli occhi intensi, dalle labbra rimarcate, impaurita dal presente perché già ne intuisce, senza volerlo far veder, la fine dei valori religiosi e morali per mano di estranei e di un futuro improvviso, invadente e mai supposto. Una forza, questa pittura di Elena Fantini che porta ancora una volta la grande arte ad essere protagonista e veggente.
Prof. Giorgio FALOSSI [Critico d'Arte]
Hai bisogno di informazioni?
Vuoi chiedere maggiori informazioni? Lasciami un messaggio, risponderò al più presto